Inizia col botto, nel senso letterale della frase, il 2020 della Roma.
Una sconfitta inattesa, pesante, davvero difficile da digerire.


La partita di ieri sera suona un pó come l'ennesima ripetizione di un film già visto, il cui finale, nonostante sia già noto, continua a ferire ogni volta che lo si guarda, e proprio non si riesce ad accettarlo.
Nel DNA della squadra capitolina sembra essere irreversibilmente radicata un'inclinazione a perdersi nei momenti decisivi, e quella di ieri sera, come detto da capitan Florenzi, era una partita molto importante per il prosièguo della stagione.
Un processo forse inspiegabile, decisamente inquietante, che trascende le contingenze abbattendosi su chiunque faccia parte della Roma; un processo che una volta di più, ha improvvisamente frenato i giallorossi nella rincorsa alle posizioni più ambite.


Senza dubbio la sconfitta maturata ieri spegne i facili entusiasmi creatisi ultimamente intorno a Trigoria, e pone la squadra di Fonseca dinnanzi alle reali aspettative per questa stagione.
Una realtà, quella di rassegnarsi alla lotta per il quarto posto, estremamente difficile da accettare per una piazza quantomai affamata di vittorie e sogni.


D'altra parte sarebbe ingiusto ridurre tutto ciò che di buono è stato fatto fin qui alla mediocrità.
La Roma ha iniziato un nuovo processo, nel quale sono inevitabili anche delusioni e passi falsi come questo, e solo con il tempo esso potrà rivelarsi vincente, o meno.
L'importante ora è rialzarsi e guardare alla prossima, importantissima e durissima, sfida, che vedrà la Roma ospitare la Juventus allo stadio Olimpico.
La lupa dovrà risollevarsi in fretta, metabolizzare quanto accaduto, e farsi trovare pronta per affrontare uno scoglio duro, ma che allo stesso tempo potrebbe dare gli stimoli giusti per ripartire subito con forza e determinazione.


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