Ieri sera allo Juventus Stadium la Roma non è riuscita a strappare alcun punto ai bianconeri, lasciando la terza posizione in classifica proprio ai rivali. Un campo da sempre ostico per la Roma, che quando la gara conta davvero non riesce ad espugnare il fortino bianconero. Ma, sconfitta a parte, il gioco dei giallorossi non è stato poi così male.

Primo Tempo: CR7 piazza il colpo da campione

La partita inizia con la Roma che scende in campo con un modulo inedito, un 3-5-1-1 con il solo Mkhitaryan alle spalle di Mayoral. Una scelta tattica per provare a fare breccia tra le linee difensive bianconere, molto serrate e pronte al raddoppio costante sul 77 giallorosso. Ma è la Juventus a passare in vantaggio al 13' con un guizzo da campione di Cristiano Ronaldo: stop dal limite dell'area di destro e tiro immediato di sinistro con palla sul secondo palo. Pau Lopez prova ad arrivarci ma la palla termina la propria corsa in rete. Sotto di un gol la Roma prova a reagire con attacchi continui dalla sinistra; ma è da corner che si costruisce il pericolo maggiore dopo la respinta della difesa e "botta" di Cristante da fuori area che esce di poco a lato. La Juventus risponde immediatamente e sfiora il raddoppio ancora con Cristiano Ronaldo, ma la sua conclusione impatta contro la traversa. Roma salva e nuovamente pericolosa da corner con Veretout, che si inserisce bene ma non trova lo specchio della porta. Sul finire di primo tempo Cristiano Ronaldo, il più pericoloso dei suoi come da copione, prova ancora a finire sul tabellino dei marcatori, ma Pau Lopez con un ottimo intervento sventa la minaccia.

Secondo Tempo: il ritorno di Dzeko e l'harakiri della Roma

La ripresa vede una Roma rientrare in campo con la stessa formazione dei primi 45 minuti, ma in panchina ci sono i primi movimenti. Chiaro segnale che Fonseca è pronto ad intervenire per dare maggiore spinta e provare a ribaltare il match. Una ripresa che si è giocata a tinte giallorosse piuttosto che bianconere, con la Juventus che si è limitata a controllare il vantaggio e non riportare danni. Cambia tutto tra il 62' ed il 69'. Dapprima la Roma cerca il gol con Spinazzola con la sua conclusione è respinta dall'ex Szczesny. In seguito inizia la girandola di sostituzioni che cambia il match. Fonseca sostituisce Villar, Mayoral e Cristante con Diawara, Dzeko e Carles Perez. Lo spagnolo si posiziona alle spalle di Dzeko insieme a Mkhitaryan con Diawara arretrato sulla mediana insieme a Veretout. Tre cambi che riportano l'assetto tattica al 3-4-2-1 ma danno meno manovra ai giallorossi, che con l'uscita di Villar perdono il regista in grado di lanciare i tre davanti o allargare sugli esterni. Pirlo adotta le contromisure sostituendo McKennie con Cuadrado e Morata con Kulusevski. Nessuna modifica tattica ma giocatori più freschi per mantenere un assetto chiuso in difesa in fase di non possesso e veloce nella ripartenza. Ed è proprio con i due nuovi entrati che la Juventus costruisce il raddoppio. Cuadrado, involatosi sulla fascia destra, innesca Kulusevski con un filtrante preciso in area. Diawara, schierato più a zona che ad uomo, si perde lo svedese che gli scivola alle spalle e crossa basso in mezzo; c'è pronto Cristiano Ronaldo a ribadire in rete ma Ibanez, nel tentativo di liberare in corner, la manda nella propria porta. Due a zero per la formazione di Pirlo e Roma che adesso deve scalare una montagna per portare a casa almeno un punto. Ma adesso la Juventus difende a cinque dietro, con la Roma che non trova spazi e deve provare le conclusioni dalla distanza che non impensieriscono Szczesny. Finisce così il match, con la Juventus che si limita a fare il minimo indispensabile ma farlo bene. A nulla è servito il maggior possesso palla della Roma (52% contro 48%) ed i tiri più che triplicati rispetto a quelli bianconeri. Infatti delle 14 conclusioni giallorosse solo tre sono state dirette nello specchio della porta, mentre la Juventus su tre tiri totali ha centrato due volte i pali. Ma è da lodare l'atteggiamento dei ragazzi di Fonseca, che hanno messo sotto i bianconeri e non hanno mai mollato la presa sul match. Un aspetto che domenica prossima contro l'Udinese potrebbe fare la differenza, con la Roma che dovrà vincere e sperare in uno scivolone dei bianconeri piemontesi nel recupero contro il Napoli per riprendersi la terza piazza della Serie A.

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