Ieri sera la Roma ha giocato in casa contro il Verona in un match che, storicamente parlando, ha visto i giallorossi avere la meglio in molteplici occasioni. Ed anche ieri la Roma è riuscita a vincere, portando a casa i tre punti che le hanno permesso ti superare la Juventus in classifica e riprendersi il terzo posto in solitaria. Juventus che sarà la prossima avversaria dei capitolini in campionato sabato prossimo. Ma analizziamo nel dettaglio il match di ieri sera.

Primo Tempo: la Roma costruisce il successo

Il match comincia con entrambe le squadre che, per 10 minuti abbondanti di gioco, si limitano a studiarsi e prendere le misure. I giallorossi provano a fare breccia nella retroguardia del Verona con lanci lunghi o passaggi in direzione di Mayoral. Ma i tre difensori del Verona, formazione schierata con il 3-4-2-1 a specchio con la Roma, sono abili a marcare a uomo lo spagnolo e raddoppiarlo ogni volta che la palla arriva nelle sue zone. Bravi anche i difensori della Roma, con Smalling che marca stretto Kalinic per tutti i 12 minuti di gioco che rimane in campo. Purtroppo per lui però un infortunio al flessore della gamba sinistra, ancora da valutare, lo costringe a chiedere il cambio. Al suo posto entra Kumbulla che lascia la posizione centrale ad Ibanez e si schiera a sinistra. Ma la Roma, nonostante la perdita di uno dei giocatori più determinanti, non si scoraggia e si lancia in attacco con Mayoral, che riceve palla sulla corsa e prova la conclusione respinta in corner da Dawidowicz. Sul calcio d'angolo che ne consegue arriva il vantaggio giallorosso (20') con Mancini che di testa batte un Silvestri beffato anche da un tentativo d'intervento del compagno Ceccherini. Il gol affossa il Verona e galvanizza la Roma che al 22' raddoppia sfruttando anche un errore difensivo dei ragazzi di Juric. E' Veretout che lancia ancora Mayoral lasciato completamente solo dal direttore marcatore che abbandona la posizione sull'esterno per coprire al centro. Lo spagnolo si invola verso la porta avversaria con Silvestri che esce per chiudere lo specchio. Mayoral si allarga, torna indietro e serve Mkhitaryan al limite dell'aria che prende la mira ed insacca sul primo palo. Un uno-due micidiale che la Roma sfrutta al meglio al 29' quando raggiunge la cifra tonda. Anche questa volta nasce tutto dagli sviluppi di un corner, con Silvestri che respinge di pugno ma direttamente sui piedi di Pellegrini che calcia di prima intenzione. Silvestri è attento e respinge nuovamente ma nella zona di Mayoral che con l'istinto puro dell'attaccante controlla e sigla il 3-0 per la Roma.

Secondo Tempo: il Verona non demorde

Nella ripresa Juric mette mano alla panchina sostituendo Kalinic con Lasagna. Una mossa tattica per dare maggior velocità all'attacco, poichè Kalinic fino a quel momento era stato praticamente uno spettatore non pagante della partita. Dunque esordio con la nuova maglia per Lasagna. Una mossa che però non da i frutti sperati, con la Roma che sfiora il quarto gol con Spinazzola, ma Silvestri di piede sventa la minaccia. Juric vuole recuperare la partita ed effettua tre cambi tutti insieme: fuori Ilic, Zaccagni e Faraoni; dentro Bessa, Dimarco e Colley. Ed è proprio quest'ultimo, su assist di Bessa, che insacca di testa la rete che potrebbe riaprire i giochi. Rabbia per il difensore giallorosso Mancini, che guarda il pallone perdendo la posizione e lasciando così spazio a Colley che sigla la sua prima marcatura in Serie A. Fonseca decide, a questo punto, di arginare le manovre gialloblu inserendo Cristante per Villar. Meno fantasia e più muscoli per la mediana giallorossa, che adesso subisce il gioco degli avversari. Un Verona molto più propositivo rispetto alla prima frazione di gioco, ma poco incisivo. Merito anche del tecnico giallorosso che opera cambi intelligenti inserendo Diawara per Vertout così da avere più cattiveria in mezzo al campo. Entrano anche Bruno Peres per Karsdorp e Carles Perez per Mayoral. Entrambi si schiereranno larghi per riuscire a rientrare in difesa velocemente e sfruttare gli spazi che il Verona lascia in mezzo al campo, con Mkhitaryan al centro dell'attacco in qualità di "falso nueve". Infatti i ragazzi di Juric adesso giocano con un 4-2-4 in fase offensiva, che diventa 4-4-2 quando è la Roma a fare gioco. Un cambiamento di modulo che però non da i frutti sperati, con la Roma che controlla il risultato e si regala la secondo vittoria consecutiva in campionato. Una Roma che, nonostante abbia avuto un possesso palla minore rispetto ai rivali (48% contro 52%), ha trovato una buona precisione nei passaggi riuscendo così a costruire azioni pericolose. Bravi soprattutto i difensori giallorossi, che hanno arginato i gialloblu rendendo la partita di Pau Lopez quasi inoperosa. Infatti degli otto tiri in porta del Verona solo due hanno creato davvero pericoli per l'estremo difensore spagnolo; uno dei quali finito in rete. Quindici, invece, i tiri totali della Roma; di cui sei nello specchio e la metà di questi trasformata in gol. Ma sabato prossimo ci sarà la Juventus, una squadra che sta viaggiando ad alto ritmo avendo ritrovato smalto e continuità. Per avere la meglio contro i bianconeri servirà massima concentrazione ed una marcatura asfissiante contro i grandi nomi a disposizione di Pirlo. Purtroppo mancherà il capitano Pellegrini, sotto diffida ed ammonito ieri sera. Potrebbe saltare il match anche Smalling, il cui problema al flessore sarà da valutare nei prossimi giorni.

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